martedì 8 gennaio 2019

LA LUCE NEGLI OCCHI

E corro verso il bosco, libera di farlo. Nessuno mi insegue, nessuno mi chiama indietro. Lascio un mondo pavido e violento, vuoto e ridondante, casuale e intricato, che si compiace di ricercare perfezione e produce invece inganni, e ha ridotto la vita una strascicata esistenza prima della fine. La fine: parola spessa che riempie la bocca di tutti in questo giorno decisivo: mille anni dopo il "mille e non più mille" il mondo ripropone smarrimento, angoscia e paura negli occhi degli esseri umani; paura di non perpetuare la facile avventura che li ha resi servi di immagini, di oggetti e di un cartavalore; paura di perdere il certo e smarrirsi nell'incerto, paura di affrontare la propria anima allo specchio, paura di mettersi in gioco nella sfida per la consapevolezza, paura di dover riconoscere che un mondo diverso avrebbe indicato loro la via della libertà. Io, Haria Drusco, liquido quest'epoca virtuale con una corsa verso il bosco, luogo di bellezza; la luce verde nei miei occhi sa che domani tutto sarà lo stesso.

Preso da: Haria - La luce negli occhi - Rupe Mutevole

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